LA PSICOTERAPIA

La psicoterapia è un percorso di crescita e cura della persona attraverso l’uso della parola. Ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita psicologiche dell’individuo.

In altre parole: parlare con qualcuno che ha studiato per ascoltare, e per curare, al fine di stare meglio. O anche solo di conoscere più profondamente se stessi. Non è necessario “stare male” per iniziare un percorso di terapia. Basta avere desiderio di migliorarsi e di capire meglio propri meccanismi interiori.

Ogni psicoterapeuta (che sia psicologo o medico... per maggiori info leggi il mio articolo "Psicologo, psichiatra o psicoterapeuta? Facciamo chiarezza!" che trovi sul mio blog) ha un'impostazione differente, in base alle proprie attitudini e al proprio percorso di studi e di specializzazione. Ciò vuol dire che applica tecniche diverse e propone un diverso modello di psicoterapia, oltre ad avere un diversa base teorica della struttura e del funzionamento della psiche.

Ci sono, ad esempio, psicoterapeuti ad indirizzo cognitivo-comportamentale, psicoanalitico, sistemico relazionale ecc... Gli approcci ad oggi sono davvero moltissimi.

Quindi, quando è utile intraprendere un percorso psicoterapeutico?

In molte situazioni, come ad esempio:

• malesseri esistenziali (anche in assenza di sintomi specifici);   
• disturbi d'ansia (ansia generalizzata, fobie, attacchi di panico); 
• disturbi dell’umore e depressione;   
• disturbi da stress;
• disturbi psicosomatici;
• stati di crisi nelle fasi di passaggio della vita (come separazione, lutto, pensionamento, diventare genitori, sposarsi ecc.);
• problemi di coppia; 
• disagi psicologici collegati a patologie organiche;
• conflittualità familiari;     
• disturbi sessuali in assenza di patologie organiche;
• disturbi alimentari come anoressia e bulimia;
• disagi in età adolescenziale e preadolescenziale (problematiche relative alla propria identità e/o al proprio progetto di vita, conflittualità con i genitori, disagio rispetto al proprio corpo, problemi nell’ambito scolastico);
• dipendenze.
  

LA PSICOTERAPIA IPNOTICA NEO-ERICKSONIANA

Fra i tanti indirizzi terapeutici, ho scelto di specializzarmi in Psicoterapia Ipnotica Neo-Ericksoniana, che è un modello psicoterapeutico nato in Italia negli anni 50 grazie al Prof. Giampiero Mosconi, fondatore dell'AMISI (Associazione Medica Italiana per lo Studio dell'Ipnosi), come derivazione del modello di psicoterapia ericksoniana di Milton H.M. Erickson.

Annoverata fra le psicoterapie dette "brevi", il modello neo-ericksoniano utilizza la trance ipnotica come accesso all’inconscio, un procedimento attivo particolarmente basato sulla relazione e la comunicazione tra paziente e terapeuta.

Un processo mentale che rende disponibili le potenzialità e le capacità raccolte in quel grande magazzino interno che Milton Erickson identifica con la mente inconscia e che sono percepite dai pazienti ma che non sono loro disponibili, sempre o appieno.

La trance ipnotica permette quindi al terapeuta di accedere alle risorse interne del paziente per "attivarle" provocando di conseguenza il cambiamento sperato. Elemento fondamentale di questo approccio è il “rapport”, che è quella relazione unica che viene a crearsi fra paziente e terapeuta caratterizzata da comprensione, empatia, accoglimento, fiducia, onestà e sincerità. Si tratta di componenti affettive certamente presenti in ogni modello psicoterapeutico, ma nel modello neo-ericksoniano esse sono di estrema importanza per determinare quello stato di parità dei piani comunicazionali tra paziente e terapeuta che lo contraddistingue. 

Noi, quanto terapeuti ericksoniani, non consideriamo il paziente come una persona affetta da qualche patologia classificabile in modo standardizzato, ma piuttosto come un soggetto unico ed esclusivo da osservare e aiutare ad agire sulle qualità positive: il terapeuta ha di fronte a sé una persona che di base è sana ma che chiede aiuto per una specifica difficoltà, che è portatore di una sofferenza temporanea che ha origini uniche e irripetibili. Queste sofferenze, per la risoluzione delle quali ci chiede aiuto, sono spesso molto dolorose e invalidanti sul piano della vita quotidiana.

Tramite la psicoterapia ipnotica è possibile quindi trattare i più svariati disturbi e semplici difficoltà poichè essa si basa sulla consapevolezza che la soluzione è già dentro di noi: bisogna solo attivarla.

L'IPNOSI

Nonostante gli studi e l'utilizzo dell’ipnosi abbia radici molto lontane nel tempo, ancora oggi c’è molto pregiudizio rispetto questa pratica, e molte sono le paure che le persone hanno rispetto alla possibilità di perdere il controllo, di non “risvegliarsi” o peggio di fare o dire cose che non vorrebbero, immorali o sconvenienti. Nulla di più falso.

Nonostante il nome rimandi a qualcosa di magico o esoterico, l’ipnosi è un fenomeno del tutto spontaneo e naturale, uno stato modificato di coscienza paragonabile a quello che la nostra mente assume nell’addormentamento o nel risveglio, o in quei momenti di riposo durante quelle fasi definite di “normale trance quotidiana”, quando cioè, compiamo gesti abituali e automatici, detti anche inconsci.

In questa fase il nostro cervello riduce la sua attività razionale e attiva le aree inconsce ed emozionali. 

In questa posizione mentale si ha la possibilità di attingere all'inconscio, che secondo il modello neo-ericksoniano è quel magazzino dove sono conservate tutte le nostre capacità, le potenzialità e le risorse, con l'obiettivo di potercene appropriare e mettere in atto comportamenti e pensieri risolutivi del problema che crea disagio.

Cosa succede, quindi, durante l’ipnosi? Per saperne di più, visita il mio blog!